Oggi sempre di più si parla di nomadi digitali, soprattutto con l’aumentare delle località del mondo (spesso più o meno inaspettate) che vedono fiorire intere comunità di lavoratori da remoto, e con essi un intero nuovo flusso di turismo. Quando si parla di nomadi digitali la Thailandia infatti è uno dei Paesi più gettonati, sono moltissimi coloro che la scelgono come meta per il loro “nomadizzare”.
Se non hai ancora sentito parlare, nella rubrica dedicata ai nomadi digitali abbiamo parlato ampiamente di questo “nuovo” modo di concepire il lavoro (cos’è un nomade digitale, che lavoro fa ed altre informazioni utili), nella speranza di aiutare coloro che vorrebbero approcciarsi a questo mondo ma non sanno bene che passi fare.
Vivere e viaggiare come un nomade digitale tuttavia non significa semplicemente “lavorare dal pc”, si tratta a tutti gli effetti di uno stile di vita, con i suoi pro e contro. Dato che di fatto si tratta di viaggiare continuamente, moltissimi scelgono di recarsi in delle destinazioni anziché in altre, scoprendo così cosa significa vivere in quel determinato Paese.
Come mai la Thailandia viene scelta a discapito di altre destinazioni nel mondo? È una questione di prezzi? È per via del clima o per la sua posizione?

Nomadi digitali Thailandia – L’intervista a Cristiano Guidetti di ViaggioVero
Noi la Thailandia l’abbiamo scoperta a fondo, e come probabilmente saprai ce ne siamo innamorati; abbiamo dedicato ad essa un’intera playlist nel nostro canale YouTube, con consigli pratici, prezzi, itinerari e curiosità.
Tuttavia non ci siamo mai fermati a viverci, per cui le nostre impressioni potrebbero non rispecchiare ciò che comporta rimanerci a lungo. Abbiamo pertanto chiesto un parere a Cristiano Guidetti di ViaggioVero, un amico e collega blogger che, in qualità di nomade digitale, ci racconta cosa significa vivere in Thailandia.
Nomadi digitali Thailandia: Cristiano Guidetti si racconta
“Cristiano, raccontaci un po’ di te. Come sei diventato un nomade digitale e di cosa ti occupi?”
“Ho aperto il mio blog di viaggi, e con lui tutto il mondo di ViaggioVero nel lontano 2008; ai tempi era uno dei primi siti un po’ strutturati in Italia ed eravamo veramente poche persone a farlo. Da lì è iniziato il mio percorso di crescita, formazione, sbagli, nuovi progetti, collaborazioni, eccetera.
Prima di dedicarmi interamente al lavoro nel mondo dei viaggi ero un disegnatore e progettavo impianti antincendio, avevo un lavoro in studio e, come faccio ora, passavo molte ore davanti allo schermo, seppur in un mondo diverso.
Col tempo mi sono specializzato come consulente marketing e creatore di contenuti per agenzie viaggi, tour operator, strutture ricettive e tutte le realtà che ruotano attorno al mondo del turismo.
Nel 2016 ho deciso di investire tempo e idee nel canale Youtube di ViaggioVero, qualcosa che mi ha portato molte soddisfazioni, adesso in assoluto il canale principale del mondo ViaggioVero.

Il blog in questo 2020 vedrà una ristrutturazione e una nuova vita, con obiettivi diversi, perché è importante continuare a migliorare, e per indole stare fermo non mi piace! Questa mia attitudine ha infatti contribuito molto al mio percorso professionale: il passo per diventare nomade digitale è stato breve, potendo lavorare dovunque ho deciso di iniziare a muovermi.
Mi definisco un nomade digitale un po’ atipico perché non c’è un luogo in assoluto dove mi trasferirei a lungo; in genere alterno periodi in Italia a periodi fuori, dai 15 ai 30 giorni, nei quali lavoro come sempre con i miei clienti.
Non mi fermo mai troppo a lungo forse perché non ho ancora trovato il “luogo perfetto” o forse perché mi ritrovo appieno nel concetto di “nomade” e sento il bisogno di spostarmi spesso. Le mie permanenze all’estero mi danno ogni volta modo di capire a fondo il posto che visito senza perdere le mie abitudini di lavoro, per me fondamentali. E comunque il flusso lavorativo non cambia che io sia in un luogo o in un altro, cambiano piuttosto gli stimoli e le esperienze.”
“Perché hai scelto la Thailandia nei tuoi movimenti di nomade digitale?”
“La Thailandia è uno dei luoghi che preferisco, per il clima e per le persone, ma anche per la bella comunità di expat che si trova da quelle parti. Il mio luogo “magico” è Chiang Mai, nel nord del paese, lontano dal mare ma a un passo dalle montagne, come piace a me.
Ho scelto la Thailandia anche per una questione di costi, notevolmente più bassi di quelli Europei. Ad onor del vero era più economica qualche anno fa, oggi con il Bath così forte forse un pochino meno, ma è pur sempre economica rispetto ai Paesi più vicini a noi. Ciò che conta più di tutto è la qualità della vita e la tranquillità che vivo in quelle zone, un toccasana per me.”

Nomadi digitali Thailandia – L’intervista a Cristiano Guidetti di ViaggioVero
“Tuttavia non è tutto oro quello che luccica, e anche la Thailandia ha degli aspetti collaterali. Uno dei problemi infatti è legato alla durata del visto, solo un mese per quello turistico, estensibile di 30 giorni supplementari, ma per un nomade digitale che in genere si ferma per periodi più lunghi può diventare un problema; per raggirare questo aspetto bisogna uscire dal paese e rientrare dopo qualche giorno.
Dato che io solitamente mi fermo massimo per un mese (magari più volte durante lo stesso anno) per quanto mi riguarda il problema non sussiste. Per alcuni potrebbe comportare un disagio, per altri è una scusa per uscire dal Paese ed esplorare quelli vicini.”
“La ricerca degli alloggi nei vari spostamenti è un punto fondamentale per un nomade digitale. Come ti organizzi in questo senso quando sei in Thailandia?”
“Solitamente mi affido alle comunità locali di expat per trovare alloggio e anche per eventi o serate, almeno nei primi giorni. Quando sono in un luogo nuovo alterno momenti di esplorazione a momenti di lavoro come fossi a casa, è questo il segreto. Magari anche prendendo un ritmo simile, con i weekend ad esempio; è importante darsi delle regole e delle abitudini anche quando si è in viaggio.”

Nomadi digitali Thailandia – L’intervista a Cristiano Guidetti di ViaggioVero
“Molte persone sono attratte da questo stile di vita ma non sanno bene come muoversi, quali passi fare. Cosa consigli a chi aspira a diventare nomade digitale?”
“Un consiglio fondamentale che posso dare a chi vuole diventare nomade digitale è quello di capire cosa si vuole fare, questo è il primo passo. Una cosa che aiuta nel processo di comprensione è frequentare ‘ambienti sociali’ come Linkedin e simili per capire se la figura che siamo o vogliamo diventare è richiesta (e in tal caso, come e in che misura). Una volta individuata la propria sfera di riferimento tocca diventare bravi in quel campo, studiando e preparandosi.
Non finisce qui comunque. Personalmente ad esempio cerco di scegliere le destinazioni del mio peregrinare in modo che esse mi diano anche la possibilità di continuare a crescere e formarmi.
Ad esempio a febbraio 2020 andrò a Malaga, in Andalusia. Questo sia per cercare un clima leggermente migliore di quello Italiano nello stesso periodo, sia perché essendo Malaga una destinazione sempre più scelta dai nomadi digitali ci sono spesso eventi e corsi in loco (e anche perché amo alla follia la Spagna, ma questo è un dettaglio!). In questo modo avrò la possibilità di incontrare altre persone, apprendere altre nozioni e continuare così ad investire su me stesso.
Per chi si approccia a questo mondo oggi quindi è fondamentale prima di tutto fare chiarezza con sé stessi su cosa si è in grado di fare, e poi iniziare a ragionare sul dove, come e quando.”
Nomadi digitali Thailandia – L’intervista a Cristiano Guidetti di ViaggioVero
“Viaggiare spesso comporta sempre qualche sacrificio economico, ci daresti un tuo personale consiglio per risparmiare come nomade digitale mentre si è in movimento?”
“I miei consigli per risparmiare da nomadi digitali partono dallo scegliere posti in cui alloggiare appena fuori dalle zone centrali (e super turistiche); in questo modo sicuramente i costi di affitto si abbasseranno notevolmente.
Inoltre a mio avviso avere una cucina nell’appartamento in cui si vive è fondamentale, in questo modo si potrà fare la spesa al supermercato e i costi per il cibo si ridurranno ulteriormente.
Quando sono fuori lavoro con il wifi dell’appartamento o dai café, risparmiando così sull’utilizzo di internet all’estero. Se voglio stare collegato con lo smartphone opto per le schede sim locali (economiche e con pacchetti dati abbondanti), che mi permettono di risparmiare ulteriormente gli altissimi costi esteri addebitati dai gestori Italiani. Spostandomi nei cafè oltretutto evito di rinchiudermi per troppo tempo in casa e riesco a lavorare in ambienti sociali, luoghi da cui possono scaturire conoscenze.
Un altro consiglio che posso dare è quello di arrivare sul posto che si desidera scoprire, alloggiare qualche giorno in ostello o in appartamenti presi ad esempio con Booking e poi cercare in loco altre soluzioni. In alcuni paesi fare così è molto meglio (e più economico) che cercarlo prima di arrivare.”
Se fossi parte dei nomadi digitali la Thailandia sarebbe la tua prossima scelta?
Grazie all’esperienza di Cristiano abbiamo capito ancor di più cosa potrebbe significare essere fra i nomadi digitali Thailandia, un bellissimo Paese che siamo sicuri nel prossimo futuro sceglierai di visitare (o di tornarci come facciamo periodicamente anche noi).
Nel video sotto ti raccontiamo una delle parti più belle della Thailandia, la cittadina di Chiang Rai! Iscriviti al canale per non perdere gli altri video!
Negli articoli dedicati trovi spunti su cosa vedere in Thailandia e sulle attrazioni imperdibili, speriamo ti siano utili per il tuo prossimo viaggio!
Ricorda che in Thailandia non c’è l’euro, motivo per cui quando usi i comuni bancomat italiani ti viene addebitata la commissione sul tasso di cambio. Questi tassi tuttavia possono essere evitati utilizzando la N26, la carta prepagata gratuita che ti permette di pagare senza commissioni. La ottieni gratuitamente e non ha costi di manutenzione (per sempre). Se la richiedi attraverso il nostro codice invito hai pure un bonus di benvenuto di 10€!
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