Sai qual’è stata una delle esperienze più belle che abbiamo mai fatto in viaggio? Lo avrai capito già, quella degli elefanti in Thailandia! Avrai intuito quanto amiamo gli animali e quanto ci piaccia fare avventure di questo tipo!
E siccome sul tema elefanti in Thailandia c’è parecchia confusione (e ci riferiamo al fatto che non tutte le strutture turistiche agiscono nel pieno rispetto degli animali), in questo articolo ti parliamo di come affrontare al meglio, per te e per quei teneri giganti, questa bellissima esperienza. Elefanti in Thailandia

Elefanti in Thailandia – I giganti buoni (non sempre)

Durante la nostra visita in Thailandia abbiamo appreso di persona (e non solo da wikipedia) quanto gli elefanti siano animali estremamente sensibili ed intelligenti. Certo, la loro vista è pessima, riescono a vedere fino ad un massimo di 15 metri e hanno paura dei topi, ma quella è un’altra storia. Se non altro quando ti avvicini al loro viso scontri gli sguardi più teneri ed intensi. elefanti-in-thailandia
 
Gli elefanti in Thailandia allo stato selvaggio superano (al 2017) i 6000 esemplari, e spesso sanno non essere altrettanto docili come i cugini ammaestrati. Se dovessi incontrare un elefante selvaggio, il consiglio è quello di non interferire. E se in ultima analisi vedi che sembra infastidito, valuta l’idea di scappare, il più in fretta possibile.
 
Dall’altro lato quelli ammaestrati sono molto più confidenziali e abituati al contatto con l’uomo, per cui non farai difficoltà ad avere attimi di tenerezza con loro. Al 2017 si contano oltre 3000 esemplari, disseminati in strutture private che oggi offrono la possibilità di entrare a stretto contatto con gli elefanti. Questa attrazione infatti è diventata una tappa obbligatoria per i turisti che visitano la zona nord della Thailandia, in particolare Chiang Mai.
 
Ma col crescere del turismo, crescono anche le attività che offrono questo servizio, e le condizioni non sono sempre le stesse. Perché?

Centro recupero elefanti Thailandia

Incredibile a dirsi, ma ciò che oggi sappiamo degli elefanti è davvero poco. E ci mettiamo in mezzo pure noi, perché prima di fare questo viaggio non avevamo idea di cosa stavamo per vedere, non nello specifico.
Essendo ferventi sostenitori della difesa degli animali, inizialmente avevamo paura a scegliere la struttura presso la quale avremmo prenotato la nostra gita con gli elefanti in Thailandia.
Dopo settimane di ricerca sul web, abbiamo convenuto che l’Elephant Nature Park di Chiang Mai poteva essere quello che faceva al caso nostro, basandoci principalmente sulle recensioni dei visitatori lette sulla rete. Gli esemplari in questa struttura e nelle altre che fungono da centro di recupero sono reduci da maltrattamenti, circhi e altri usi impropri della loro natura.
 
Avremmo scoperto solo dopo che l’Elephant Nature Park non è solo una riserva dove gli elefanti vengono rispettati e lasciati liberi, ma che è anche un centro di recupero per elefanti maltrattati. Gli attimi di gioia non li abbiamo contati, ma dall’altro lato ci siamo scontrati con una realtà molto dura. 
Gli elefanti che così spesso vediamo sfilare nei circhi e nelle esibizioni più assurde non sono animali divertiti come la platea può pensare, bensì vittime di gravissimi maltrattamenti.
 
Durante il tragitto per arrivare al Nature Park, nel mini van che ci accompagnava a destinazione veniva proiettato un documentario che racconta, con immagini piuttosto crude, la fase di “ammaestramento” alla quale gli elefanti vengono sottoposti per poter diventare gli oggetti senz’anima che i circensi usano per dare spettacolo.
 
Il termine usato per indicare il processo di addestramento dall’inglese si traduce letteralmente con “rottura”, ovvero il frantumare l’istinto selvaggio dell’animale per trasformarlo in un essere che rinuncia alla sua indole per fare tutto ciò che gli viene ordinato. Vedere il documentario è doloroso, ma insegna tanto (e fa capire tanto del mondo in cui viviamo).

Elephant nature park prezzo – Quanto costa l’attrazione?

Ci è stato chiesto più volte quanto costa fare l’esperienza a contatto con gli elefanti in Thailandia, ed in realtà non esiste una sola risposta. Questo perché si possono scegliere diversi tipi di pacchetti.
 
Alcune opzioni prevedono mezza giornata, altre l’intera giornata. In certi pacchetti puoi solo osservare gli elefanti mentre i volontari li cibano e li accompagnano, in altri puoi entrare a contatto con loro.
 
Quello che abbiamo scelto si chiama Elephant Freedom Single Day, e costa 5000 baht (circa 134€).
In questa combinazione che prevede l’intera giornata di escursione, ci è stato offerto un servizio completo.
Ti raccontiamo l’esperienza. elefanti-in-thailandia

Tour elefanti chiang mai – a stretto contatto con gli elefanti in Thailandia

Sono venuti a prenderci in hotel (navetta disponibile per tutti quelli che risiedono a Chiang Mai), e ci hanno accompagnato al parco, che si trova nella zona sud ovest. Il tragitto dura circa un’ora e mezza.
 
All’arrivo al villaggio, ci sono stati dati i vestiti tipici da indossare per la nostra visita.
Ci fanno preparare il cibo (banane), che serviamo agli elefanti noi stessi; loro trangugiano felicemente con tutta la buccia. Risate ed emozioni inspiegabili a ritrovarsi così vicini a dei simpatici giganti!
 
Ingoiano senza sosta, un adulto ogni giorno mangia circa il 10% del suo peso corporeo (e arrivano a pesare anche 3 tonnellate, fai tu la matematica!)
 
Dopo una bella scorpacciata di banane, passiamo un pò di tempo a familiarizzare con gli elefanti in Thailandia e col divertentissimo piccoletto di circa 3 mesi (che già pesava 300kg). Viene fame anche noi e ci accompagnano a fare pranzo.
 
Il pranzo è incluso nel prezzo dell’attrazione ed è ricco e genuino. Vasta selezione di verdure, crude e cotte, riso (in bianco e coi vari condimenti tipici), scelta di paste, noodle, frutta in abbondanza. L’impronta del pasto è vegetariana. Acqua inclusa.
 
Finito il pasto siamo pronti per passeggiare con i simpatici bestioni. Ci incamminiamo al loro fianco per raggiungere un fiume situato vicino al parco dove li porteremo a fare un bagnetto.
 
Il piccolo diventa la mascotte del gruppo, continua a sbattere addosso a tutti senza preoccuparsene e provoca risate spontanee quanto rumorose ad ogni passo. È buffo e simpatico come pochi animali, fra l’altro è abituato al contatto con gli umani quindi si avvicina impavido e cerca cibo e coccole. La madre tiene sempre un occhio su di lui e la scena ci fa davvero pensare a quanto siano straordinari questi enormi umani con la proboscide. elefanti-in-thailandia
 
Il bagno nel fiume è tutta una farsa, volano schizzi e secchi d’acqua; gli elefanti si divertono e sguazzano liberi. Noi li accompagniamo in quello che è il corso naturale della loro quotidianità, e rimaniamo divertiti e affascinati dalla spontaneità con la quale dopo qualche ora sono gli elefanti stessi a cercare la nostra complicità ed attenzioni. Siamo diventati amici, e ce lo dimostrano con un contatto fisico che non avremmo mai sognato con animali di tali dimensioni soprattutto in un così breve tempo! Torniamo al parco carichi di emozioni e sfiniti dai sorrisi! elefanti-in-thailandia

Elefanti in Thailandia – Divertiti in maniera responsabile

Durante tutte le escursioni al fianco degli elefanti nessuno li cavalca, categorico. Questo accade per il semplice motivo che pur essendo grande e grosso, a differenza di quanto erroneamente si creda, l’elefante non ha una struttura ossea che gli permette di portare pesi sul dorso. Avere imbracature e umani sulla schiena gli causa problemi fisici che possono accorciargli notevolmente la vita. Peraltro il carrozzino che di solito gli appioppano sulla schiena ha un peso netto di circa 50kg, da aggiungere poi al peso delle persone che vi siedono sopra.
 
È compito di noi visitatori quello di scegliere in maniera selettiva le attrazioni alle quali ci affidiamo, evitando in maniera matura e responsabile tutte quelle strutture dove è permesso cavalcare gli elefanti in Thailandia; diciamo pure che questo potrebbe addirittura aiutarvi nella scelta, utilizzandolo come metro di giudizio nella scala di quanto quel determinato parco/associazione rispetti in realtà gli elefanti.
 
I volontari del parco hanno tutti a cuore il bene degli elefanti, e ammoniscono senza troppi scrupoli coloro che non rispettano le regole. Col nostro gruppo, il capo delle guide si è complimentato diverse volte, in quanto tutti hanno dimostrato notevole attenzione agli elefanti e alle norme del parco.
 
Sii un bravo turista, godi delle esperienze nel modo più giusto e metti avanti il rispetto per la natura e l’ambiente piuttosto che un selfie. E perdona questa paternale, la facciamo senza rancore ma solo con una sincera voglia di smussare gli angoli appuntiti del turismo di massa.
 
Ti lasciamo il link del sito ufficiale dell’associazione alla quale ci siamo appoggiati, sicuri che se ci andrai vivrai un’esperienza straordinaria che non dimenticherai mai!
 
Speriamo questo ti possa essere utile nell’organizzazione del tuo prossimo viaggio! E se ti venisse voglia di visitare questi luoghi ma non vuoi cimentarti in solitudine, batti un colpo! Arrivano presto delle destinazioni di gruppo!! Speriamo di averti a bordo con noi!
 
Resta sintonizzato con il nostro canale YouTube, dove settimanalmente pubblichiamo i video delle nostre avventure intorno al mondo (e non solo) e dove troverai anche il racconto di questa bellissima avventura con gli elefanti in Thailandia!! Lo trovi alla fine della pagina!
 
Vienici a trovare su Instagram, dove regolarmente postiamo gli scatti più belli dei nostri viaggi, e sulla pagina Facebook, dove raccontiamo gli spezzoni più significativi! Ti aspettiamo!
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Nel frattempo, buona organizzazione e buon viaggio!
Abbiamo una chicca per te! Guarda il video sotto!
 
F&V

Tutti i nostri consigli per scoprire la capitale al meglio!

2 Comments

    • Positivitrip Reply

      Ciao Raffaella, no non sono stati necessari. Informati nel caso hai esigenze specifiche ma in linea di massima non sono obbligatori 🙂
      PS. consigliamo cmq una settimana di fermenti lattici prima di partire, non fa mai male 😁 Se sei sensibile di stomaco porta anche l’Imodium, torna utile!

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