Se c’è una cosa che abbiamo imparato viaggiando, quella è che non esiste un luogo (e ripeto, non esiste) che non valga la pena visitare, anche quando la gente ti dice “mah.. non c’è molto da vedere“. Quando chiedevamo cosa vedere a Rabat a chi ci fosse già stato spesso ottenevamo risposte piuttosto vaghe e poco convinte. Perché?
Probabilmente per via del fatto che la capitale del Marocco, la cosmopolita Rabat, a suo modo si distingue dall’immagine tipica che si potrebbe avere della città; ma questo non significa che essa possa essere comunque affascinante e originale a suo modo!
Se quindi chiedi a noi cosa vedere a Rabat ti rispondiamo in maniera diretta e dettagliata, dicendoti qui di seguito cosa non dovresti perdere della capitale Marocchina e se vale o meno la pena visitarla (anche se la risposta l’avrai già immaginata da questo preambolo carico di significato😄).
Dopo il mese passato zaino in spalla in Marocco, a visitare le città e l’entroterra, a immergerci nella cultura e nei cibi, nei colori e nelle forme di questo sensazionale Paese, vogliamo condividere con te cosa vedere a Rabat in due giorni, tempo da noi consigliato per scoprire questa atipica città. Pronti? Partiamo!
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Cosa vedere a Rabat? Il patrimonio storico e artistico della città
Una cosa che personalmente abbiamo apprezzato molto di Rabat, che a primo impatto può non essere catturata, è la sua anima mite e rilassata, inaspettata dal momento che si parla di una capitale. Eppure si da il caso che questa capitale sia posizionata sul mare, aspetto che contribuisce a rendere l’atmosfera della città piacevole e non troppo frenetica.
Malgrado non sia un borghetto di mare come potrebbe esserlo la bella Essaouira, la brezza marina raggiunge comunque la medina e in qualche modo influenza la vita in città; in fondo si sa che mare e montagne in qualche modo hanno un potere calmante sull’uomo 😄.

Oltretutto muoversi in città è abbastanza semplice, grazie all’efficienza dei mezzi di trasporto (i tram in superficie sono affollati ma infallibili, €1.20 la singola tratta) e grazie al fatto che tutte le attrazioni principali possono essere scoperte anche a piedi.
Fra le prime cose da scoprire a Rabat, che peraltro vedrai subito nel momento in cui arrivi in città, ci saranno due degli elementi più importanti del patrimonio storico ed artistico della capitale, nonché del Marocco stesso.
La Torre Hassan II e il Mausoleo di Mohamed V
Il fascino che nascondono queste due attrazioni è molto più profondo di quello che ci si può aspettare perché non parliamo solo di due edifici da ammirare ma sprofondiamo a tutti gli effetti nella devozione che il popolo Marocchino ha per i suoi sovrani.
Si tratta infatti di opere dedicate ai Re del passato ed in particolare ad Hassan II, scomparso alla fine del secolo scorso, Re del Marocco dal 1961, l’anno in cui morì il padre, Mohamed V, entrambi oggi sepolti all’interno del mausoleo.
Il Re attualmente in carica è infatti il primogenito dei 5 figli di Hassan II, incoronato al decesso del padre, il quale ha preso il nome politico di Mohamed VI, in successione al nonno, come prevede il protocollo Reale del Marocco.
La cura dei dettagli presenti all’interno del mausoleo lascerebbe chiunque a bocca aperta e di sicuro l’intero stabile colpisce per le sue forme e la sua originale architettura.

L’ingresso al parco che accoglie entrambe le strutture è gratuito e ti accoglie con numerosissime colonne spezzate che formano un suggestivo e originale scenario, soprattutto all’alba e al tramonto. Da notare che la torre di Hassan II è di fatto il minareto di una moschea, seppur utilizzata solo in eventi eccezionali, generalmente non in attività durante l’anno.

Vale la pena visitare la Medina di Rabat?
Ad essere del tutto sinceri, fra le tante medine che abbiamo visto esplorando il Marocco in lungo e in largo, quella di Rabat di sicuro non è la più spettacolare, questo va detto. Ciò non significa tuttavia che non sia a suo modo originale e caratteristica; anch’essa mostra un lato del Marocco che non tutti conoscono.
Gli stand del souk, dislocato nelle vie principali della medina, sono infatti orlati all’esterno di tettoie in legno intarsiato (caratteristica che abbiamo notato anche nella medina di Casablanca e in certi tratti anche del souk di Fes), che contribuisce a dare un senso d’ordine all’aspetto generale della medina.
Ciò va buffamente in contrasto con l’idea per eccellezza che si potrebbe avere della medina e del souk, ovvero di autentico manicomio, come infatti può essere quella di Marrakech 😄.

Il souk di Rabat infatti presenta strade ampie e spaziose, dove i prodotti in vendita spaziano dall’abbigliamento al cibo, dall’oggettistica alle utility. Se dovessimo racchiudere le differenze con il souk di Marrakech diremmo che a Rabat si trovano più prodotti generici e quotidiani, cosa che rende il tutto meno frizzante e meno sbrilluccicoso. Ecco perché spesso chi visita la città non la inserisce nella lista di cosa vedere a Rabat.
Ma questa medina è come le altre un ottimo esempio del sorprendente dedalo di traversine e vicoli che possono svilupparsi fra le antiche strutture del centro storico della città, nonché della cultura dello street-food per come lo intendono i Marocchini. Rabat è stata anche, in assoluto, la città del Marocco dove abbiamo speso meno in cibo, i prezzi dei ristoranti sono sensibilmente più bassi di quelli che abbiamo incontrato in tutte le altre zone visitate.
Un salto nell’antichità con Chellah
Questa imponente attrazione è senza dubbio un’altra delle tracce storiche più significative del passato della città, nonché del Marocco stesso. La Necropoli di Chellah infatti si trova appena fuori dalle mura della città, ad appena 10 minuti di cammino dalla stazione centrale, e si erge maestosa come il set di una puntata del Trono di Spade.

Sito antichissimo che un tempo fu una città Romana, nonché un cimitero musulmano medievale e chissà quante altre cose nell’arco della storia. La sua aura non è stata intaccata dal tempo e quando lo raggiungi sembra ti catapulti in tempi tanto remoti da risultare quasi incredibili. È visitabile dalle 8:30 alle 17:30 e il costo del biglietto di ingresso è di 70 dirham, circa 7€, ridotto a 3€ per bambini sotto i 12 anni.
La Kasbah degli Oudaia e i suoi inaspettati colori
Se ci chiedono cosa vedere a Rabat, la Kasbah di Oudaia è una delle prime cose che ci vengono in mente non tanto perché al suo interno succedano cose incredibili, ma quanto perché essa è una rappresentazione vivente di quanto la città sia variopinta e piacevole da scoprire.
Si tratta di un intero quartiere fortificato, posizionato su uno sperone roccioso ai fini difensivi (quantomeno nell’era in cui sorse), al quale si accede infatti attraverso un imponente arco parte di scenografiche mura di cinta.

La cosa più sorprendente della Kasbah è proprio il fatto che è colorata di azzurro (proprio come Essaouira e Chefchaouen), cosa che le da un tocco di stile non indifferente; oltretutto essa sfocia sull’immenso panorama della spiaggia di Salé, sul fianco marittimo appunto di Rabat.

La vista è straordinariamente aperta sull’oceano e grazie ai negozietti di souvenir e ai bar sulle terrazze, la passeggiata all’interno della Kasbah degli Oudaia ti risulterà decisamente piacevole.
Dove dormire a Rabat? Dov’è più comodo?
Avendo girato la città in lungo e in largo possiamo dirti senza troppa esitazione che se c’è un luogo dove conviene pernottare a Rabat è all’interno della medina. È li che ogni mattina tutto si attiva, quantomeno il tutto che può interessare ad un visitatore, ed è li che si trovano i ristoranti e le cose puoi voler vedere mentre visiti la città.
È li oltretutto che si trovano i caratteristici Riad, come il Riad El Maati, dove abbiamo pernottato durante la nostra prima notte nella capitale. Si tratta di strutture dallo stile inconfondibile e vivace, eleganti e piene di richiami ai tratti tipici del Marocco, il più delle volte ricavati proprio da antiche abitazioni riportate alla loro bellezza originale, nelle quali gustare anche le migliori colazioni Marocchine.
Se non dormi in un Riad non hai assaporato il Marocco allo stesso modo, non puoi perderti questa esperienza!
Visiterai il Marocco nel prossimo futuro?
Prima di andare in Marocco e di passarci un mese a scoprirlo da sud a nord eravamo elettrizzati e speranzosi; quando ce ne siamo andati eravamo folgorati e non volevamo più lasciarlo. Perché?
Semplicemente perché il Marocco è un Paese speciale, pieno di bellezza e di contrasti, di fascino e di contraddizioni, di colore e di usanze tipiche, nonché di sapori tipici! Quello che possiamo dirti è solo positivo, perché si tratta di uno di quei posti che ti entrano nel cuore e che malgrado spesso possono lasciarti spiazzato per certi versi, per altri non smettono mai di sorprenderti!
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